Le prime notizie sull’antica chiesa di Sant’Audeno risalgono al 1202 tra le pergamene del Capitolo Cattedrale. Questo significa che è una delle più antiche chiese di Aversa, seconda solo a Santa Maria a Piazza. Di questa chiesa rimane pochissimo, essendo stata distrutta. Ci resta parzialmente la facciata che si intuisce di stile angioino e un campanile a vela.

Dai resti si intuisce che fino al XX secolo dovesse esistere un collegamento tra via Sant’Audeno via Seggio, oggi inglobato nei palazzi privati. Durante il XVIII secolo l’originale struttura a tre navate dell’ex Parrocchia di S. Audeno fu modificata, riducendo le navate a una singola. Solo nel 1934 venne presa la decisione definitiva di assegnare a S. Audeno la sede parrocchiale della SS. Trinità.

Chiesa della Trinità dei pellegrini
La parrocchia di Sant’Audeno è situata nell’attuale chiesa della SS. Trinità dei Pellegrini, in via Cesare Golia. La chiesa fu fondata nel 1603 ma la facciata fu completata nel 1744. È ad una navata, decorata abbondantemente ed in stile Barocco. Essa è lunga 30 metri e larga 10 metri, è pavimentata in marmo, con soffitto a cassettoni, mentre all’ingresso è dotata di organo meccanico a canne. Prima di essere scelta come sede della Parrocchia di S. Audeno, la chiesa della SS. Trinità era sede e luogo di culto della confraternita omonima.

Questa chiesa oltre a essere nota per la sua architettura e le sue opere, è famosa per possedere il certificato di nascita di Cimarosa. Sono presenti molti richiami alla massoneria, come un capricorno ribaltato o i dettagli color oro sui confessionali, con la trasmutazione della saetta, un rifacimento a un antico dipinto di Giove. Negli angoli della cupola sono dipinti gli autori dei Vangeli.

La facciata settecentesca (1744) si rifà a un gusto pittoresco e retorico che emula il Raguzzini, è stata realizzata infatti dopo i lavori di rinnovamento del Duomo e del Seminario, probabilmente da maestranze locali impegnate in quei cantieri. All’esterno si possono notare: in alto un bassorilievo in stucco della SS. Trinità; in basso due statue raffiguranti una S. Filippo Neri, fondatore della confraternita, e S. Giacomo, pellegrino errante. Le statue risalgono al 1744. La Chiesa era dotata di un campanile, del quale, però, resta solo una metà: le campane sono ora sostenute da un archetto sovrastante la chiesa.

L’interno della chiesa presenta opere di artisti napoletani, di particolare pregio sono le 2 tele che costituiscono il transetto: “La Conversione di San Paolo” e “Le nozze di Cana”.