Il Museo della Rota degli Espositi nasce dall’attività filantropica della professoressa Nunzia Orabona, in seno alla vocazione culturale dell’associazione che la stessa preside “Aversadonna“, che da anni opera nel settore culturale. Il museo attraverso un certosino recupero di documenti e oggetti della memoria ripercorre e ricostruisce la storia del complesso dell’Annunziata nella sua vocazione di accoglienza dei bimbi abbandonati.
Una storia il cui sipario si alza con gli Angioini nel 1422 protraendosi attraverso il sedimento storico delle varie dominazioni del mezzogiorno fino ai giorni nostri. Una storia che inquadra la struttura dell’Annunziata nel suo funzionamento, l’arrivo dei “gettatelli”, il passaggio dalla “Rota”, la prima accoglienza, il cognome “Esposito” abolito poi dal re Gioacchino Murat, il barbarico “merco”, raccontando del baliatico e dell’apertura alla vita dei poveri abbandonati quando, una volta divenuti maggiorenni, erano tenuti a lasciare la struttura, concludendosi il percorso con una riflessione di genere stimolata dal rito del Maritaggio.
Insomma una ricostruzione puntuale fatta di storia, storiografia ma anche di tanto dolore e commozione.
Testo ripreso dalla pagina facebook ufficiale del Museo.
Il Museo attualmente “vive” grazie alla disponibilità della Dott.ssa Angela Di Foggia che gestisce il sito rendendolo fruibile ai visitatori.
Il Museo è aperto:
Sabato dalle 17:00 alle 19:00 (18:00 – 20:00 nel periodo estivo)
Domenica dalle 11:00 alle 13:00
E’ possibile organizzare, su prenotazione, visite guidate in altri momenti della settimana contattando la Dott.ssa Di Foggia al numero 334.373.5235
Di seguito il video realizzato per TLC Campania da Stefano Montone e Grazia Della Volpe nell’ambito della serie “Misteri Aversani“